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Istanze in programmazione: cos’è e come usarle

La programmazione è un mondo vasto e complesso, pieno di termini tecnici che possono spaventare i principianti. Tra questi, spesso si sente parlare di “istanze”, ma cosa sono esattamente? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo concetto fondamentale della programmazione.

In poche parole, un’istanza è un oggetto creato a partire da una classe. Per capire meglio, possiamo immaginare la classe come un modello o uno stampo, mentre l’istanza è il prodotto che viene creato seguendo quel modello. Questo ci consente di creare oggetti che hanno le stesse proprietà e i medesimi metodi.

Per creare un’istanza in Java, dobbiamo innanzitutto definire la classe a partire dalla quale vogliamo crearla. Ad esempio, se volessimo creare un’istanza di una classe “Persona”, dovremmo definire la classe con tutti i suoi attributi e metodi:

public class Persona {
  private String nome;
  private int eta;

  public Persona(String nome, int eta) {
    this.nome = nome;
    this.eta = eta;
  }

  public void saluta() {
    System.out.println("Ciao, sono " + nome + " e ho " + eta + " anni.");
  }
}

Una volta definita la classe, possiamo creare un’istanza a partire da essa:

Persona mario = new Persona("Mario", 30);
mario.saluta();

In questo modo, abbiamo creato un’oggetto di tipo “Persona” chiamato “Mario” e abbiamo chiamato il metodo “saluta” su di esso, che stamperà a schermo la stringa “Ciao, sono Mario e ho 30 anni.“.

Come abbiamo visto, le istanze sono fondamentali nella programmazione orientata agli oggetti. Grazie a esse, possiamo creare oggetti che condividono le stesse proprietà e metodi, ma che possono avere valori differenti per i loro attributi. Questo ci consente di scrivere codice più pulito, modulare e riutilizzabile.

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